ST36 Zusanli è uno degli agopunti più famosi e, in assoluto, uno degli agopunti più importanti ed efficaci dell’agopuntura cinese, con un campo di applicazione molto ampio.
Cosa significa Zusanli. Le origini del nome
Il suo nome cinese Zusanli significa “Tre distanze sulla gamba”.
In particolare, il termine “Zu” (arto inferiore) si riferisce al fatto che il punto è localizzato sulla gamba, sulla porzione del Meridiano Yang Ming dello Stomaco (ST) che decorre fino al piede.
La seconda parte del nome, “San Li”, indica il numero tre (San) e l’unità cinese utilizzata per la misurazione delle distanza (Li).
Tre distanze sotto il ginocchio
San Li Indica, quindi, che il punto ST36 Zusanli si trova tre distanze, ovvero tre cun (tsun), sotto il ginocchio (circa quattro dita traverse sotto la rotula).
Come spesso accade per i punti punti di agopuntura, anche nel caso di ST36 Zusanli il nome cinese racchiude molti concetti che vanno oltre la traduzione letterale dell’ideogramma e che si riferiscono, invece, alla sua azione energetica.
Recupero muscolare delle gambe
Oltre all’accezione più semplice riferita alla localizzazione del punto, infatti, il nome Zusanli ci ricorda anche la sua potente azione nel recupero muscolare delle gambe (Zu).
Sono, del resto, molte le fonti che riferiscono l’abitudine degli antichi viaggiatori cinesi ad autotrattarlo regolarmente per recuperare la fatica muscolare delle gambe.
Alcuni autori sottolineano che il nome Zusanli potrebbe riferirsi anche all’uso di questo punto per correre più a lungo e più lontano di “tre distanze” durante le staffette cinesi per recapitare i dispacci.
Si dice, inoltre, che anticamente gli eserciti facessero una sosta ogni 3 miglia (circa 5 chilometri) durante gli spostamenti delle truppe a marce forzate per rifocillarsi e trattare questo importante agopunto con il tuina oltre che con l’applicazione di calore tramite moxibustione.
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Questi riferimenti si trovano non solo nella letteratura cinese, ma anche in quella giapponese.
Leggiamo, per esempio, nel diario di Matsuo Basho Haiku (1689):
“(…) ho cucito una parte della mia biancheria strappata. Ho cambiato le corde del mio cappello. Ho bruciato con la moxa il mio Stomaco 36. La mia mente è ora totalmente occupata con la luna sulle isole Matsushima (…)”.
ST36 Zusanli. Agopunto per nutrire il Sangue e tonificare l’energia vitale
La stimolazione dell’agopunto ST36 Zusanli è indicata principalmente per:
- nutrire il “sistema Terra” (stomaco-Milza)
- tonificare il Sangue (Xue)
- tonificare l’energia (Qi) in modo profondo
ST36 Zusanli aumenta la resistenza agli attacchi dei patogeni esterni (anche per il rafforzamento delle difese immunitarie e in prevenzione dei contagi da virus).
Regolarizza gli intestini (soprattutto nelle stipsi da deficit) e tratta, non ultimo, le sindromi Bi dolorose del ginocchio e del polso.
Fortifica, inoltre, il corpo e lo Shen delle persone debilitate e nelle malattie “consuntive”, sostenendo l’energia in caso di insonnia, ansia e così via.
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Le indicazioni di utilizzo di ST36 Zusanli sono così ampie, varie e – nel contempo – profonde da far sembrare questo punto una sorta di “panacea”.
L’azione di questo agopunto è talmente importante che Li Dong Yuan, uno dei più influenti ed illustri medici del periodo della dinastia Jin-Yuan (XIII secolo), sviluppò uno stile di trattamento basato proprio sulla stimolazione di questo punto in combinazione con altri.
In particolare, l’approccio di Li Dong Yuan (noto come Scuola della Terra) si fonda sulle energie di stomaco e Milza, ritenute dalla Medicina Cinese la base della corretta produzione del Qi post natale (elemento Terra) e, pertanto, capaci di sostenere l’organismo in tutte le sue condizioni patologiche.
Digitopressione su ST36 Zusanli
La stimolazione di ST 36 è una pratica quotidiana sempre consigliata in autotrattamento con digitopressione.
E’ spesso praticata anche dall’operatore professionale tuina nell’ambito di più ampi trattamenti energetici per la tonificazione dell’energia vitale.
Moxibustione su ST36 Zusanli
Il riferimento all’applicazione della moxibustione su ST36 Zusanli visto nel paragrafo precedente dal diario di Matsuo Basho Haiku è quanto mai appropriato.
La moxibustione su ST36 Zusanli ha, infatti, un effetto molto potente, utile ad accelerare il recupero dalla fatica oltre che a favorire la prestazione muscolare.
Ha, inoltre, un profondo effetto di rafforzamento dell’energia dello stomaco e quindi, indirettamente, dell’energia vitale.
La semplicità della tecnica e la localizzazione del punto fanno della tecnica una opzione di autotrattamento in moxibustione estremamente utile.
Eccellente articolo! Interessantissimo. Spero solo di “trovare” il punto esatto! Grazie per divulgare queste meravigliose opportunità di curarci… o forse meglio, di rimettere in armonia il nostro corpo (e mente).
Grazie infinite Daniela!
Ciao Laura ho notato che a volte l’insufficienza o il ristagno della Terra crea dispnea quindi mi chiedevo se il punto ST36 che hai indicato può essere utile al riequilibrio di entrambi. E se fosse, va fatto sicuramente come dici sempre su tutte e due le gambe, però ti chiedo quante volte al giorno va fatto per quanto tempo e per quanti giorni. Spero mi risponderai. Grazie molte. Sabrina.
Ciao Sabrina la terra in difficoltà non nutre il metallo. Spesso quindi difficoltà digestive portano nel tempo disequilibri su Polmone/intestino (metallo) a vario livello. Il trattamento va pensato a partire dalla valutazione della persona, non è possibile decidere i punti in astratto… st36 sicuramente va sempre bene come punto di bonificazione. Da entrambi i lati, per 5 minuti almeno o comunque seguendo la propria sensibilità. Nei periodi in cui è necessario puoi farlo ogni giorno molto a lungo (un mese) con una breve sosta (5gg) e poi riprendere fino a miglioramento. L’associazione di altri punti va valutata di caso in caso personalizzando. Saluti
Laura sempre il TOP
Grazie! 😀