La tensione muscolare cronica al collo è uno dei disturbi più comuni.
Uno di quei fastidi che, per così dire, “non si negano a nessuno”, seppure con livelli diversi di limitazione motoria ed intensità dal punto di vista del dolore.
Di fatto, questa zona è sottoposta a molteplici stimoli e micro traumi e, a volte, paga il conto di una serie di squilibri posturali o di abitudini errate.
Aspetti socio-psicologici associati alla tensione muscolare cronica al collo
Quali sono i fattori che possono influire sulla tensione muscolare cronica al collo?
In molti si sono fatti questo interrogativo e non è possibile rispondere in modo semplice e uguale per tutti.
Personalmente sono sempre stata molto attratta dagli aspetti socio-psicologici, forse per via della mia formazione di sociologo antecedente a quella in medicina cinese.
La lettura di Lowen mi ha aperto molti orizzonti in proposito.
Le assonanze con quanto c’è nei suoi scritti e quanto c’è nel mio lavoro di operatore di medicina cinese mi hanno portato, qualche anno fa, a scrivere un articolo proprio sul rapporto tra bioenergetica, tuina e qi gong.
In questo articolo iniziamo ad approfondire la dimensione simbolica ed emozionale connessa al collo ed esploriamo l’aiuto che può darci la medicina cinese.
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Il collo nell’immaginario popolare
Il collo rappresenta una zona corporea di vitale importanza ed incarna, in un certo senso, nella nostra cultura soprattutto messaggi connessi all’urgenza/difficoltà e all’esercizio di potere.
L’analisi dei modi di dire popolari che si riferiscono al collo, infatti, riconduce a due dimensioni principali che sono (in ordine di importanza/frequenza):
- Collo come zona di emergenza, distretto corporeo per lo più connesso ad una condizione di allarme, difficoltà ed urgenza (essere nei guai fino al collo, avere il cappio al collo, essere immersi fino al collo, avere il fiato sul collo, rompersi l’osso del collo, a rotta di collo, obtorto collo)
- Collo come zona di espressione dell’autorità, distretto per esercitare la proprio potere sugli altri (tirare il collo, prendere per il collo)
Il collo in medicina cinese
Nell’ottica energetica della medicina cinese, il collo costituisce un’importante connessione tra gli Organi Zang e gli orifizi a loro corrispondenti, ovvero: tra la bocca e lo Stomaco, le orecchie e i Reni, il naso e il Polmone, l’occhio e il Fegato.
Quest’area è una vera e propria “cerniera” (“cerniera cervicale“), ristretto punto di passaggio tra il corpo e la testa, luogo di raccordo tra il cervello (“Mare del midollo”) e midollo spinale.
Da un punto di vista meridianico, il collo è attraversato da numerosi Meridiani principali e dai due Meridiani straordinari che hanno agopunti propri: il Renmai e Dumai (quest’ultimo di particolare importanza anche per aspetti inerenti la “struttura” e la postura, in quanto localizzato a livello della colonna vertebrale in tutta la sua lunghezza, vertebre cervicali incluse).
Da un punto di vista energetico possiamo certamente dire, prima di tutto, che la tensione muscolare cronica nell’area del collo ed il movimento ridotto che ne deriva riducono fortemente il flusso di energia tra il corpo e la testa.
Allo stesso tempo, una circolazione energetica difficoltosa nei Meridiani interessati a questa zona, può generare tensione e dolore.
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Il collo e le emozioni
Una circolazione energetica rallentata o bloccata a livello del collo ha come conseguenza non solo il dolore (“dove c’è stasi c’è dolore“), ma anche tutta una serie di effetti a livello del sistema corpo-mente.
Tra questi effetti ci sono quelli connessi alle emozioni, considerate anch’esse – dalla medicina cinese – “movimenti di Qi”.
Lungo il collo transita l’energia che ascende dal ventre e dal petto.
Il passaggio dal ventre o dal petto attraverso il collo in direzione della testa è considerato dal punto di vista energetico anche un passaggio di “elaborazione” e “trasformazione”: le emozioni (che la medicina cinese attribuisce agli organi e ai visceri, ciascuno per propria competenza, vedi tabella successiva) diventano consapevoli e si manifestano con il pensiero o la parola.
In tal senso, le tensioni muscolari a livello del collo possono bloccare queste emozioni nel loro percorso verso l’alto, generando uno stato di allarme.
In altri contesti energetici, questo concetto lo leggiamo anche in Lowen quando in Bioenergetica scrive:
“una gola stretta e un collo contratto possono effettivamente bloccare il passaggio di qualsiasi sentimento. In questi casi il cuore è relativamente isolato, chiuso alla comunicazione” (Lowen)
Da questo blocco può nascere, oltre a rigidità muscolare, anche cefalea tensiva e dolori muscolari.
Secondo questa lettura, l’obiettivo inconsapevole ed incontrollabile sarebbe quello di inibire gli stimoli che salgono dal basso: non lascio che le mie emozioni più profonde arrivino alla testa diventando consapevoli e richiedendo, a quel punto, un’azione coerente con esse (cambiamento).
Per far ciò, oltre a bloccare l’energia che ascende, si troveranno altre soluzioni:
“l’agire non sarà il prodotto del sentire (emozione) ma sarà il prodotto della “testa” senza che questa abbia potuto ricevere il messaggio dal Cuore e dagli altri organi (agire razionale, agire morale)” (Giacconi).
Organi Zang ed emozioni associate secondo la medicina cinese
Organo Zang |
Emozione |
Fegato |
|
Gioia |
|
Tristezza |
|
Rene |
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Il collo nella psicosomatica
La connessione tra emozioni e tensione muscolare cronica è ormai assodata in ambito psicologico.
Dal punto di vista neurovegetativo è, infatti, ormai noto che determinati tipi di tensioni emotive favoriscono la tensione della muscolatura striata.
Questa tensione si concentra in determinati distretti corporei e l’area del collo è particolarmente interessata da questo meccanismo, con manifestazioni che si concentrano soprattutto alla base del cranio e che a volte possono formare
“un anello al punto di congiunzione del capo e del collo, che funziona come un cappio” (Lowen).
In psicosomatica, il collo assume il senso di colpa e l’autorecriminazione, la negazione, la testardaggine, la scarsa flessibilità.
A livello simbolico, l’attività della cerniera cervicale permette i movimenti di rotazione della testa e si connette per questo alla possibilità di esplorare e conoscere il mondo, guardare più aspetti e prospettive di una determinata situazione, orientarsi, anche grazie la percezione consentita da sensi collocati proprio a livello della testa (percezione di suoni, immagini, odori).
Il collo rappresenta anche, in secondo luogo, la capacità di esprimere umiltà, chinando il capo o anche – in un’accezione dai risvolti più problematici – l’atto di sottomettersi (Rainville).
In tal senso, i problemi al tratto cervicale sono associati da alcuni autori ad una condizione in cui la persona rifiuta di vedere le cose da diverse prospettive (ruotare la testa consente del resto di osservare il mondo, spaziando a 180 gradi) oppure situazioni di umiliazione e sconfitta.
Indipendentemente dalla causa, da un punto di vista strettamente meccanico queste tensioni muscolari – se protratte nel tempo – si cronicizzano rendendo il collo rigido e progressivamente sempre più limitato nei suoi movimenti.
Nel tempo, questa stessa tensione muscolare cronica – spesso estesa alla muscolatura paravertebrale e del trapezio – può arrivare a generare problemi strutturali molto importanti come la rettilineizzazione del rachide cervicale, con la riduzione o la perdita della normale lordosi di questo tratto della colonna vertebrale, fino ad arrivare a vere e proprie discopatie (Bagnoli, Squaiella).
Rimedi della medicina cinese per la tensione muscolare al collo
In presenza di tensione muscolare cronica al collo, la medicina cinese offre diversi rimedi. Vediamo di seguito la ginnastica energetica (qi gong), il massaggio tuina e l’autotrattamento dei punti riflessi.
Ginnastica energetica
Gli esercizi di ginnastica energetica sono finalizzati a favorire il rilassamento muscolare e – nel tempo – a consentire lo sblocco della cerniera cervicale.
Si tratta di esercizi eseguiti lentamente, portando attenzione e consapevolezza alla zona interessata, stimolando nel contempo l’energia dei Meridiani coinvolti a seconda dei casi.
Uno degli esercizi di qi gong che appartengono agli “otto pezzi di broccato” lavora in modo specifico sulla zona cervicale e può essere di grande aiuto nel tempo per mantenere libere le vertebre cervicale e ridurre le stasi in questa zona.
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Massaggio tuina e autotrattamento riflesso
Attraverso il massaggio tuina è possibile portare consapevolezza sulle principali aree di tensione muscolare e “sciogliere” i nodi più importanti.
Inoltre, è possibile stimolare agopunti e canali energetici interessati riducendo la stasi di Qi e sangue e riducendo, quindi, la sensazione di dolore.
I Meridiani direttamente interessati dal trattamento in presenza di tensione muscolare cronica al collo sono generalmente quelli di vescica urinaria e vescica biliare, con estensione ai Meridiani Yang del braccio (grosso e piccolo intestino, sanjiao).
Oltre al trattamento da parte di un operatore professionale, possiamo fare molto anche in autotrattamento, ricorrendo alla riflessologia facciale e alla riflessologia auricolare.
Come alleviare il dolore al collo con la riflessologia in autotrattamento
La riflessologia può venire in aiuto per alleviare il dolore al collo.
Così come abbiamo visto già nel caso delle spalle, è possibile stimolare alcune zone riflesse del viso e dell’orecchio corrispondenti alla riflessologia facciale vietnamita e alla riflessologia auricolare.
Nella riflessologia facciale vietnamita una delle aree più importanti in connessione con il collo e l’area cervicale corrisponde all’area al centro delle sopracciglia.
In presenza di tensione muscolare o rigidità al collo è molto utile stimolare questa zona massaggiandola con le dita oppure utilizzando un piccolo strumento arrotondato (per esempio una matita nel lato opposto alla punta).
Questa stimolazione avrà un’azione di mobilizzazione del Qi e del Sangue nell’area del collo e nel tempo gioverà anche alla sensazione di dolore, riducendola.
Una seconda area riflessa utile da stimolare in autotrattamento è quella auricolare, nella zona contrassegnata dai cerchi rossi nella foto.
Quest’area corrisponde al collo e all’area cervicale e può essere stimolata più volte al girono con le dita, pinzando e massaggiando l’orecchio fino ad arrossamento e percezione di calore intenso.
Considerata la prossimità, questo autotrattamento dell’area corrispondente al collo può essere associata all’autotrattamento dell’area corrispondente alle spalle apportando beneficio (vedi articolo sull’autotrattamento della zona delle spalle).
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