L’addome è una delle zone più delicate e vitali del nostro organismo.
E’ sede degli organi che ci garantiscono la vita come lo stomaco, l’intestino, la milza, il fegato e la colecisti (vescica biliare o cistifellea).
In medicina cinese l’addome è un centro energetico prioritario ed ha un ruolo decisivo sia dal punto di vista fisico che psichico.
In medicina cinese, infatti, l’addome (la “pancia”) assume un alto valore simbolico e supera la dimensione fisica deputata alla digestione degli alimenti.
Lo stomaco “digerisce i cibi” ma “digerisce” (o non digerisce) anche il vissuto, le emozioni, le contrarietà.
Molti disturbi che si manifestano in questa area del nostro organismo possono essere interpretati alla luce di questa osservazione che mette luce sia sul corpo che sulla mente, nella loro indisgiungibile connessione.
L’addome in medicina cinese
L’addome è il baricentro, il luogo delle trasformazioni, luogo d’elezione per la costruzione della nostra energia del cielo posteriore.
E’ anche il luogo in cui si incontra lo yin e lo yang, in cui il basso e l’alto entrano in comunicazione grazie anche al movimento del diaframma.
Per questo viene anche definito il punto di incontro tra il Cielo e la Terra.
Così come vedremo nella parte pratica dedicata all’autotrattamento dell’addome, l’addome è percorso da Canali energetici (o Meridiani) ed è disseminato di punti energetici (agopunti) stimolando i quali possiamo avere grande beneficio.
Ultimo ma non ultimo, l’addome in medicina cinese è importante per il medico-operatore di medicina cinese ed utilizzato ai fini della valutazione energetica.
L’osservazione dell’addome può darci preziose informazioni. Un addome con ipotonia muscolare e freddo al tatto, per esempio, suggerirà un quadro energetico di deficit a carico dello Zang cinese Milza-pancreas.
Oltre all’osservazione, anche la palpazione dell’addome può offrire utili informazioni con riferimento alle caratteristiche delle aree connesse agli Elementi (Milza-Terra al centro, Fegato-Legno a sinistra, Cuore-Fuoco in alto e così via).
Automassaggio dell’addome
L’automassaggio dell’addome è una pratica molto antica e molto semplice, con una tradizione che affonda nella pratica popolare.
Dal punto di vista del trattamento professionale ci sono molte interpretazioni e differenze tecniche nelle pratiche olistiche complementari (tuina, shiatsu, ayurveda…).
Nonostante queste differenze, comunque, il massaggio dell’addome rappresenta sempre un’attività che mette in contatto con una dimensione delicata, intima e profonda della persona ed ha contatto con il cuore della vitalità e dell’energia.
Con l’automassaggio dell’addome, così come proposto in questo articolo, siamo nell’ambito dell’automassaggio non professionale finalizzato a migliorare il proprio benessere.
Questo tipo di massaggio ha il pregio di mettere la persona che lo pratica su se stesso in contatto con la sua parte più intima e profonda dal punto di vista energetico.
Mentre, da un certo senso, il massaggio ad opera di un operatore specializzato ha il pregio di essere condotto in modo “tecnicamente” coerente, l’automassaggio può non avere l’eccellenza tecnica ma ha l’inestimabile pregio di favorire il contatto con il proprio corpo e con la propria dimensione più profonda.
Questo è un grandissimo vantaggio, soprattutto in un contesto culturale in cui l’addome viene vissuto in modo a volte tormentato, costretto in stretti indumenti al fine di ridurne l’espansione a fini estetici, oppure contratto, bloccato dai muscoli per fattori emozionali più o meno consapevoli.
Benefici dell’automassaggio dell’addome
L’azione generale dell’automassaggio dell’addome è molto semplice e intuitiva e può essere ricondotta ad una generica azione di “mobilizzazione”.
La vita sedentaria ed altri fattori (non ultimo lo stress emozionale) possono, infatti, ridurre la capacità dei nostri visceri di lavorare e di svuotarsi e ciò può creare fastidi e disagi.
L’intestino crasso è uno dei visceri che soffre di più per questo, manifestando disturbi anche in termini di motilità intestinale.
Oltre all’intestino anche lo stomaco può soffrire al punto da fare male il suo lavoro di elaborazione e trasformazione dei cibi.
In questo caso lo stomaco può avere difficoltà a compiere i processi che gli sono propri (digestione) con conseguente disagio fisico (qualcosa resta sullo stomaco) e, ancora peggio, difficoltà nella produzione di energia vitale (conseguente senso di stanchezza, debolezza fisica, in particolare alle gambe…).
Anche il Fegato e la colecisti hanno ospitalità in questa zona e traggono giovamento dal massaggio.
La stimolazione dell’area corrispondente a questi organi e visceri (Zang fu), nonché l’area degli ipocondri che la medicina cinese gli attribuisce, favorisce la funzionalità energetica corrispondente.
Gli effetti sono benefici a livello digestivo e non solo, sia per quanto riguarda il Fegato che per quanto riguarda la colecisti.
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Perché un automassaggio con la pallina da tennis? Posso usare anche le mani?
L’automassaggio ideale dell’addome è quello effettuato utilizzando le dita e il palmo. Ciò perché queste aree sono particolarmente sensibili e sono in grado di cogliere con attenzione i segnali provenienti dall’addome.
La “densità” del tessuto e dell’area sottostante relativa al viscere, la temperatura e il grado di umidità della pelle ed altri aspetti ancora sono tutti apprezzabili con l’uso delle mani e non di altri strumenti.
Allo stesso tempo, però, l’uso della pallina rende più semplice la pratica dell’automassaggio nella routine quotidiana, magari anche accompagnata dal contatto con il palmo prima e dopo l’automassaggio stesso.
Utilizzando la pallina da tennis, è sufficiente una lieve pressione per avere già una buona azione sulla zona.
L’uso della pallina da tennis è, per questo, particolarmente utile anche nel caso in cui si abbia difficoltà o dolore nell’uso delle dita o del palmo.
Come massaggiare l’addome. Teoria e pratica di automassaggio
Ci sono molti modi di massaggiare l’addome.
Nella pratica dell’automassaggio dell’addome proposta in questo articolo (e nel video corrispondente riportato più in basso) sono coinvolti, in particolare, alcuni punti di Meridiani che percorrono la zona ventrale, ovvero i Meridiani principali di Stomaco e Milza e il Meridiano straordinario Vaso concezione (Ren mai).
L’automassaggio dell’addome interessa, inoltre, direttamente il viscere dell’intestino in quanto si esegue nell’area corrispondente dell’addome, eseguendo movimenti lungo il percorso fisiologico per l’eliminazione da parte dell’intestino crasso.
Aree e punti trattati
L’automassaggio proposto stimola le aree corrispondenti a:
- intestino
- stomaco
- basso addome (area al di sotto dell’ombelico)
- ipocondri
Intestino
L’attenzione principale dell’automassaggio è rivolta all’intestino crasso. L’automassaggio proposto stimola la sua energia e lo supporta nel lavoro di far avanzare gli scarti alimentari ai fini dell’eliminazione.
Questa azione viene favorita dal movimento lungo il percorso di intestino crasso e dalla stimolazione in pressione e pressione rotatoria di due importanti agopunti appartenenti, rispettivamente, ai Meridiani di Stomaco e Milza:
- ST25 Tianshu (cerniera celeste) punto Mu del grosso intestino, utile quindi per trattare sindromi da pienezza di questo viscere. Tra le sue azioni principali c’è la capacità di purificare il Calore da intestino e stomaco, dissolvere l’Umidità e abbassare il Qi di stomaco. Due cun lateralmente all’ombelico
- SP15 Daheng (grande incrocio), con azione di mobilizzazione del Qi e rimozione delle ostruzioni nel Meridiano, con regolazione dell’intestino soprattutto in presenza di stasi del Qi.
Tecnica di automassaggio sui punti ST25 e SP15:
- pressione e pressione rotatoria sui punti (vedi il video per la localizzazione)
- pressione abbinata alla respirazione in modo da aumentare l’effetto di mobilizzazione-“dispersione”:
- inspiro gonfiando l’addome e premendo con la palla sul punto
- espiro sgonfiando l’addome e lasciando la pressione
Oltre alla stimolazione di questi due importanti agopunti, abbiamo il trattamento dell’area dell’addome che circonda l’ombelico da destra a sinistra, coincidente con il percorso dell’intestino crasso.
Tecnica di automassaggio: pressione rotatoria lungo il percorso di intestino crasso. La rotazione lungo il percorso di intestino crasso va ripetuta un numero minimo di tre-cinque volte.
La stimolazione di questa area e di questi agopunti, unitamente alla stimolazione dell’area dell’intestino crasso ha queste azioni importanti:
- allevia i problemi di costipazione con sensazione di tensione e “nodo” soprattutto legati allo stress
- decongestiona
- migliora il transito
- migliora il flusso del qi e del sangue nella zona
Stomaco
Nell’automassaggio dell’addome non può mancare la stimolazione di un punto vitale importantissimo per l’energia dello stomaco: CV12 Zhongwan.
La stimolazione di questo agopunto tonifica l’energia dello stomaco e in un certo senso “attiva” la capacità di “separare il puro dall’impuro” propria di questo viscere e caratteristica anche degli intestini.
Tecnica di automassaggio: pressione e pressione rotatoria sul punto in senso antiorario.
Basso addome
Oltre che mediante la stimolazione dell’agopunto CV12 Zhongwan, l’energia vitale viene coinvolta da questo automassaggio attraverso la stimolazione dei punti situati al basso addome:
- CV8 Shenque (torre di guardia dello Shen) punto di tonificazione e rafforzamento già visto in relazione alla moxibustione con cono. Coincide con l’ombelico
- CV6 Qihai (mare del Qi), punto con forte azione tonica sul Qi. indicato in tutti i casi di deficit (quando “qualsiasi cosa è uno sforzo”). Sulla linea mediana dell’addome, 1,5 cun sotto l’ombelico
- CV4 Guanyuan (la barriera dell’energia originaria) punto Mu del piccolo intestino. E’ uno dei punti più importanti e potenti per tonificare il Qi e il Sangue e rafforzare l’intero organismo. Sulla linea mediana dell’addome, 2 cun sopra la sinfisi pubica, 3 cun sotto l’ombelico
Tecnica di automassaggio: pressione e pressione rotatoria sui punti e nell’area compresa tra l’ombelico e il bordo superiore della sinfisi pubica.
Spinta lungo l’area sotto le costole e area ipocondri
A conclusione dell’automassaggio dell’addome è utile stimolare l’area degli ipocondri controllata dagli Zang fu Fegato-colecisti.
In questo caso la pallina viene fatta rotolare lungo l’area sottostante la gabbia toracica, dal centro alla periferia (dall’interno all’esterno), sia a sinistra che a destra.
Rimbalzare la palla sull’addome
In prossimità della conclusione dell’automassaggio è utile lasciar cadere la pallina da tennis sulle varie aree dell’addome provocando lievi vibrazioni benefiche con azione simile ad un leggero picchettamento.
Palmo sull’ombelico
A conclusione dell’automassaggio poni il centro del palmo (coincidente con l’agopunto PC8 Laogong) sull’ombelico (agopunto CV8 Shenque).
Respira profondamente e concentra per alcuni minuti la tua intenzione e attenzione su questa zona del corpo.
Per approfondire vedi il video e iscriviti al mio Canale YouTube
Automassaggio dell’addome. Quante volte applicare e ripetere le tecniche
L’intera sequenza mostrata nel video è pensata per essere ripetuta quotidianamente, come piccola routine per il benessere.
Può essere eseguita in tutta comodità, quando si è nel letto la sera prima di addormentarsi oppure al mattino, appena svegli. In ogni caso, a distanza di almeno due ore dall’ultimo pasto.
Può essere felicemente abbinata alla stimolazione del piede, sempre con la pallina da tennis, come abbiamo visto in un video tempo fa. Questo avrà un effetto di benessere ancora più intenso:
- quando esegui l’automassaggio la sera, potrai usare la pallina sotto la pianta del piede (punto KI1 Yongquan) prima ancora di coricarti
- quando esegui l’automassaggio la mattina, invece, userai la pallina sotto la pianta del piede una volta finito l’automassaggio dell’addome, quando ti alzerai per iniziare la giornata.
Attenzione
In caso di problemi importanti a carico dell’area addominale consultare il proprio medico. In presenza di dolore interrompere immediatamente l’automassaggio e consultare il medico.