Ti sei mai chiesto quale sia l’azione energetica dello sport sul tuo organismo?
Non sto parlando degli effetti della pratica sportiva sui muscoli o sul sistema cardiocircolatorio o su altri apparati anatomici e funzionali. Su questo c’è ampia letteratura e basta cercare su google.
Mi riferisco, invece, ad effetti più sottili e meno misurabili, eppure molto importanti. Qualcosa che potremmo tradurre con il termine energia e che include, sintetizzando al massimo, quello che i cinesi chiamano Qi (energia vitale).
Sappiamo bene che ogni sport ha caratteristiche specifiche e lavora in modo a volte anche molto selettivo su alcuni distretti corporei.
Al di là di questo aspetto tecnico e “anatomico”, proviamo ora a prendere in considerazione lo sport in base alle sue caratteristiche, per così dire, “energetiche” desumibili dal modo in cui esso si pone in relazione con il nostro organismo nella sua totalità.
Sport come nutrimento del corpo e della mente
Dal punto di vista della medicina cinese, lo sport e l’attività fisica in generale sono una parte molto importante per la costruzione e il mantenimento del nostro benessere.
Gli effetti di questa pratica riguarda non solo il corpo, ma anche la mente, in virtù del fatto che in medicina cinese corpo e mente sono parte dell’unità-uomo.
In questo scenario, l’attività fisica abituale viene ritenuta un vero e proprio nutrimento che è bene ci accompagni per tutta la vita.
Così come nell’alimentazione, così anche nell’attività fisica, il “nutrimento” apportato deve tener conto delle nostre caratteristiche vitali, con flessibilità strategica, a partire dalla nostra sensibilità e dai nostri effettivi bisogni.
Per questo è necessario cercare di adeguare l’attività fisica ai cambiamenti della nostra energia.
Siamo abituati a pensare allo sport come ad un’attività che “fa bene”ed è “salutare”, sempre e comunque.
Quello che, invece, siamo meno abituati a pensare è:
- quale: quale sport fa bene (o meno bene)
- come: a quali livelli di pratica in termini di “richiesta” energetica al nostro organismo
- a chi: soprattutto a quali tipi di persone
- quando: in quale momento-fase della loro vita
Con questo articolo iniziamo una riflessione che prende avvio da questi tema, concentrando l’attenzione sull’azione dello sport secondo la logica energetica della medicina cinese.
Lo sport nelle diverse fasi della vita
Secondo la medicina cinese, la nostra energia cambia costantemente durante la nostra vita, a seconda della nostra età e del nostro vissuto.
L’uomo è il microcosmo che appartiene al macrocosmo, rispondendo delle stesse regole.
Per questo, la nostra energia è molto diversa quando siamo bambini, adulti o in età più avanzata.
Il ciclo della nostra energia nella vita coincide con il ciclo naturale di cui siamo spettatori ogni giorno.
Pensiamo, per esempio, al ciclo che ha il sole durante la giornata:
- il sole sorge brillante e luminoso (alba)
- resta alto nel cielo riscaldando e illuminando la terra (mezzogiorno)
- scende poi lentamente, meno caldo e luminoso ma tingendo tutto del meraviglioso colore del tramonto (sera) lasciando poi spazio alla notte
In più, tutto questo può accadere in una giornata senza nubi o in una giornata in cui il cielo è coperto o, ancora, in una giornata di temporale…
Allo stesso modo, nella nostra vita, la nostra energia attraversa fasi fisiologiche legate alla nostra età (alba-pubertà, mezzogiorno-età adulta, tramonto-maturità) ma anche al nostro specifico vissuto (emozioni, possibili traumi o malattie…)
Lo sport e l’attività fisica in generale possono accompagnarci in tutte le fasi della nostra vita, sostenendoci al meglio.
E’ importante, però, scegliere in modo coerente tra le infinite possibilità di movimento e pratica.
Quale sport scegliere?
Il punto di vista cinese
La cultura cinese ha una visione molto precisa dell’attività fisica che nell’antica tradizione trova espressione in pratiche come il taijiquan e il qi gong. Queste attività non possono essere definite sport in senso occidentale, ma coinvolgono il corpo la mente e lo spirito in un percorso che mira alla consapevolezza e all’equilibrio complessivo.
Il punto di vista occidentale
L’attività fisica a cui facciamo riferimento in questo articolo è, tuttavia, lo sport così come lo intendiamo oggi in occidente, amatoriale o professionistico, declinabile in una serie numerosissima di attività, aerobiche o meno.
Costituzione energetica, condizione energetica e sport
Ognuno di noi ha caratteristiche specifiche che lo rendono unico.
Sappiamo che esistono precisi parametri fisici che rendono una persona più o meno idonea ad una determinata pratica sportiva (la corsa, il nuoto, il basket…).
Al di là di questi noti parametri per così dire anatomici, riflettiamo ora su parametri energetici che possiamo riferire a:
- costituzione energetica (determinata alla nascita)
- condizione energetica (diversa nei diversi momenti della vita)
1) Costituzione energetica e sport
Nel caso della costituzione energetica, pensiamo per esempio alle costituzioni in base ai cinque Elementi e al il rapporto con lo sport che ci si può aspettare da parte di un tipo Legno o, al contrario, da un tipo Acqua.
Pur considerando queste tipizzazioni con estrema flessibilità, possiamo dire che:
- il tipo Legno si caratterizzerà tendenzialmente per un’energia dinamica e vivace, per la resistenza fisica e la tendenza a muoversi in modo frettoloso. La sua espressione migliore potrà essere in attività come la corsa, nelle sue numerose declinazioni
- al contrario, il tipo Acqua avrà tendenzialmente un incedere cadenzato e quasi militare ed esprimerà un’energia calma e quieta, con una propensione ad attività più tranquille e di strategia come, per esempio, il golf
2) Condizione energetica e sport
Nel caso della condizione energetica rientrano, invece, innumerevoli fattori.
La condizione energetica cambia in ogni momento della nostra vita, condizionata dalla nostra capacità di costruire quotidianamente una buona energia del cielo posteriore e dalla possibilità di sottrarci ai patogeni esterni o interni (emozioni).
In medicina cinese parliamo, in particolare, di equilibrio energetico oppure di squilibrio energetico. Quest’ultimo può esprimersi in una serie innumerevoli di condizioni che vanno dall’Eccesso (a cui appartiene anche la stasi) al Deficit.
In questa chiave, alcuni sport saranno più o meno indicati a seconda dei casi.
Uno sport svolto in modo particolarmente “richiedente” ed impegnativo non sarà appropriato in una condizione di Deficit di Qi/Sangue in quanto tenderà a peggiorare il quadro.
Diversamente potrà essere di utilità in una condizione di Eccesso (per esempio Calore o stasi).
Per esempio, l’attività aerobica sarà ideale per muovere il Qi e il Sangue e ridurne le stasi, ma dovrà essere svolta in modo equilibrato al fine di non consumare in eccesso il Qi e il Sangue, soprattutto se il soggetto ha una condizione energetica che può facilmente condurre all’instaurarsi questo Deficit.
Sarà, inoltre, sempre da svolgere in modo coerente in rapporto all’alimentazione la quale, a sua volta, avrà la funzione di reintegrare e corroborare.
Lo sport giusto, nel modo giusto, al momento giusto
Mentre i parametri fisici, quindi, sono importanti per capire se una persona è “nata” per un certo tipo di sport e potrebbe ottenere risultati importanti minimizzando lo sforzo (informazione utile in ambiente agonistico), i parametri energetici sono importanti sempre, (anche e soprattutto nella pratica amatoriale) perché ci aiutano a scegliere il meglio per noi, in ogni momento della nostra vita.
In generale ci saranno momenti in cui la stessa persona avrà più bisogno :
- di armonizzare i movimenti della propria energia vitale, sbloccandone le stasi, “liberare energia” e “portare fuori”
- di “raccogliere e conservare” energia e “portare all’interno”
Il movimento costitutivo della pratica sportiva, se vissuto con consapevolezza, può essere letto, quindi, come opportunità di sfogo-dispersione o di raccolta-tonificazione.
L’orario migliore per lo sport
Secondo la medicina cinese esiste un momento della giornata ideale per fare sport tenendo conto del flusso energetico nelle 24 ore.
In base a questo “orologio energetico”, abbiamo che l’orario ideale per l’attività sportiva è, di fatto, difficilmente utilizzabile nella norma dei quotidiani ritmi lavorativi.
E’, infatti, compreso tra le ore 15 e le ore 17.
Questo è l’orario in cui il Qi attraversa la vescica urinaria e, terminata la fase di assimilazione delle sostanze nutritive assunte con il pranzo, si è pronti a riprendere le attività con buona energia fisica (se ci si è nutriti in modo adeguato).
Per esigenze concrete, tuttavia, molti si dedicano allo sport in tutt’altri orari:
- nelle prime ore del mattino, ovvero quando sarebbe invece ideale dedicarci al nutrimento (dalle 7 alle 9, fascia oraria dello stomaco)
- la sera, di ritorno dal lavoro, nell’orario indicato dalla medicina cinese per mangiare moderatamente dedicandosi allo svago e alla convivialità (dalle 19 alle 21, momento del maestro del cuore o Pericardio).
La pratica sportiva per il benessere a 360 gradi
La pratica sportiva è in grado di stimolare il nostro organismo con un’azione energetica molto vigorosa e differenziata.
Un determinato sport, praticato con costanza e regolarità, può modificare profondamente l’energia del nostro organismo e può, pertanto, avere azione da molti punti di vista, sia fisici che mentali.
Ma se noi cambiamo continuamente, questo significa che dobbiamo anche cambiare continuamente lo sport da praticare?
In realtà questo non è affatto necessario.
Se si ama uno sport, questo è certamente “giusto” e “nutriente” per noi, in ogni fase della vita.
E’ necessario, però, prendere alcune decisioniaffinché la sua pratica sia sempre portatrice di benessere.
Possiamo, in altre parole, dire che la pratica sportiva andrebbe condotta con flessibilità e sensibilità rispetto al nostro sentire e al nostro essere in ogni determinato momento della vita.
Se intendiamo ottenere il meglio dall’attività fisica dal punto di vista non della prestazione sportiva ma del nostro benessere a 360 gradi è conveniente, pertanto, modificare il livello di pratica o l’intensità.
Questa non sarà una limitazione ma un’opportunità che consentirà di sviluppare anche altre dimensioni (non ultime quelle psichiche) della pratica sportiva stessa.
Attenzione:
Ogni attività sportiva, a qualsiasi livello venga svolta, è impegnativa per l’organismo e richiede preventivamente un controllo medico.
Ogni attività sportiva richiede, inoltre, un allenamento progressivo che preveda anche esercizi preparatori o di recupero dopo l’attività, così da sostenere l’organismo nel cambiamento e prevenire i possibili infortuni.