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Bere acqua calda per rafforzare lo Yang

Un po’ dappertutto leggiamo che bere fa bene e uno dei propositi che spesso ci facciamo pensando al nostro benessere è quello di “bere di più”.

La soluzione spesso è mettere vicino al nostro posto di lavoro una bottiglia d’acqua e sorseggiarla durante la giornata finché non finisce.

bere acqua calda

Non so se ci avete fatto caso, ma non per tutti questa è una cosa facile.

Ognuno di noi ha un atteggiamento diverso nei confronti dell’acqua e del piacere o meno di bere.

Alcune persone, per esempio, mi dicono di “non avere voglia di bere”, di non avere mai sete, di poter stare benissimo anche senza bere per molte ore.

Altre addirittura, riferiscono di “avere sete ma senza voglia di bere”.

Altre dicono di avere costantemente sete e non riuscire a dissetarsi neanche bevendo. Hanno bisogno di un bicchiere d’acqua sul comodino da consumare ogni notte, momento in cui questa sensazione di sete addirittura aumenta.

Da cosa dipende questa differenza?

Secondo la medicina cinese dipende dai diversi quadri energetici di ognuno di noi.

Solo per fare alcuni esempi:

  • in presenza di deficit dello Yang è frequente avere “repulsione” per l’acqua fredda o a temperatura ambiente (gradita, semmai una tisana calda).
  • in presenza di umidità interna con aggiunta di calore si può avvertire sete ma allo stesso tempo non avere “voglia” di bere.
  • in presenza di deficit dello Yin la sete può, invece, diventare anche molto intensa e difficilmente bevendo la persona arriva a dissetarsi completamente.

 

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Al di là di queste differenziazioni che, già da sole, sono di grande interesse per chi si occupa di medicina cinese, riflettiamo in questo articolo sull’acqua calda e sulla sua azione.

Si dice “fare la scoperta dell’acqua calda” per indicare una scoperta sciocca, banale, quasi denigrando lo scopritore.

In realtà, scoprire l’acqua calda può essere tutt’altro che cosa sciocca per il nostro benessere. In alcuni quadri energetici può, anzi, essere decisiva per favorire un riequilibrio energetico.

 

L’azione dell’acqua fredda sulla nostra energia

Per comprendere l’azione dell’acqua calda iniziamo, prima di tutto con il parlare dell’acqua fredda.

Con “acqua fredda” ci riferiamo all’acqua rinfrescata in modo artificiale, nel frigorifero ma non solo. Anche l’acqua a temperatura ambiente è, per il nostro organismo, fredda, in quanto ha temperatura inferiore a quella dell’interno del nostro corpo (intorno ai 37 gradi).

Secondo la medicina cinese, ingerire cibi freddi e crudi è lesivo dell’energia di Milza-pancreas, quindi di quell’Organo Zang alla base dei processi di trasformazione e trasporto e alla base, dulcis in fundo, della costruzione degli elementi fondanti della nostra energia del cielo posteriore (Qi e Sangue).

L’acqua fredda non fa eccezione, al pari di ogni altro alimento.

Come ogni alimento “freddo”, l’acqua richiede all’organismo energia per “riscaldare”.

Questo, protratto nel tempo, “raffredda” la nostra energia (in particolare la nostra energia Yang) riducendo la nostra capacità di estrarre l’essenza dai cibi.

Nonostante subentri anche un fatto di abitudine che rende più tollerabile la cosa, bere abitualmente acqua fredda penalizza la nostra stessa energia vitale che diventa sempre più debole.

Ciò vale soprattutto in alcune condizioni energetiche che andiamo a vedere nel paragrafo successivo.

 

Quando bere acqua fredda è veramente da evitare

Sappiamo che in natura il calore favorisce il dinamismo, la trasformazione. Nel nostro organismo, il calore sostiene la digestione, la capacità di trasformare i cibi, di estrarne l’essenza e di trasportare il nutrimento in tutto l’organismo.

Il freddo, al contrario, favorisce la stasi, blocca e rende i movimenti di energia più difficoltosi e lenti.

bere acqua calda

Se bere acqua fredda può essere dannoso un po’ per tutti, lo è soprattutto per alcune persone o meglio in alcune condizioni energetiche.

In particolare, bere acqua fredda, ma anche semplicemente a temperatura ambiente, può essere lesivo della nostra energia in presenza di un deficit di Yang.

L’acqua fredda va, infatti, in questo caso, ad interferire con questo quadro di deficit già di per se importante, aggravandolo.

Anche in caso di umidità interna bere acqua fredda può peggiorare in modo significativo il quadro indirettamente, danneggiando ulteriormente l’energia di Milza.

Il danno si accentua potenzialmente in alcune condizioni come per esempio in condizioni di freddo esterno (in inverno o la sera, ovvero in momenti yin della giornata).

Può essere, invece, più tollerabile in alcune condizioni generali come in piena estate, durante le fasi più calde della giornata.

 

Quando bere acqua calda

Il momento migliore per bere acqua calda è sicuramente al mattino, come prima azione della giornata, in modo da favorire, attraverso il calore, l’attivazione di tutto l’organismo, nonché della motilità intestinale.

bere acqua calda

E’ utile anche bere acqua calda prima dei pasti (meglio se 15-20 minuti prima), in modo da attivare lo stomaco e prepararlo ad accogliere il cibo.

E’ sconsigliato, invece, bere ai pasti. Questo “diluirebbe” i succhi gastrici ed interferirebbe con la digestione.

Stessa interferenza con la digestione può  avere la tisana subito dopo il pasto alla quale alcune persone sono abituate con il pensiero di favorire la digestione stessa.

 

Quanta acqua bere 

La quantità di acqua da bere durante la giornata dipende dalle abitudini alimentari e di attività fisica di ognuno, oltre che dal clima.

In generale, pare ci sia ormai un sostanziale accordo sul fatto che una misura media ragionevole è intorno a un litro e mezzo-due litri al giorno.

Il modo più pratico per ricordarsi di bere questa quantità e, soprattutto, non doversi preoccupare di scaldare l’acqua ad ogni tazza, può essere quello preparare il tutto direttamente al mattino, utilizzando un termos.

bere acqua calda

Questa è la soluzione ideale per chi lavora fuori casa ma è cosa utile anche per tutti gli altri in quanto riduce il tempo della preparazione e semplifica l’abitudine.

Si può conservare nel termos acqua molto calda e unirla ad acqua a temperatura ambiente ogni volta, bevendo così alla temperatura più gradita.

 

Quindi?

Dobbiamo concludere che mai più potremo bere un sorso d’acqua fresca o a temperatura ambiente?

In realtà, come sempre, la virtù sta nel mezzo.

Va  certamente tenuto conto il potere riscaldante/attivante dell’acqua calda e quello raffreddante/bloccante dell’acqua fredda. Queste qualità hanno azione sulla nostra energia individuale e possono tornare decisive in alcune condizioni.

E’ importante avere consapevolezza di ciò prima di tutto.

Questo può aiutarci nello sviluppare anche una sensibilità che ci fa comprendere più facilmente quando l’acqua a temperatura ambiente è gradita o quando ci fa provare una sensazione sgradevole non meglio identificata che magari ci allontana proprio dal bere.

Bere acqua calda, anche se non deve necessariamente diventare una mania, può essere un valido alleato in alcune condizioni in particolare.

Queste condizioni corrispondono alle fasi della vita in cui ci sentiamo particolarmente stanchi, freddolosi (anche per il freddo esterno, in inverno), siamo convalescenti da malattie, abbiamo difficoltà a digerire, gonfiore addominale o intestinale, tendenza ad ingrassare… tutti questi aspetti da soli non sono sufficienti a fare una valutazione energetica ma possono darci indizio che la nostra energia Yang è insufficiente ed ha bisogno di essere sostenuta.

Anche l’acqua calda, rimedio semplice, naturale ed economico, può aiutarci in questo.

 

Laura Vanni

Laura Vanni lavora per circa 15 anni come sociologa ricercatrice nell’ambito delle politiche socio-sanitarie finché non scopre la medicina cinese. Nel 2009 decide di fare della medicina cinese il suo nuovo lavoro qualificandosi come operatrice tuina. Da venti anni pratica qi gong e taijiquan di cui è istruttrice presso l’ASD Hung Sing Martial Arts. Ha sempre messo al primo posto la divulgazione della medicina cinese e la sua missione è rendere ognuno protagonista del proprio benessere grazie agli strumenti dello yangsheng cinese. Il suo impegno più grande oggi è quello di integrare sociologia e medicina cinese per offrire strumenti di benessere attuali ed efficaci nella società complessa in cui viviamo in occidente. Oggi Laura dialoga con una community di oltre centomila persone, promuove corsi online e ritiri ed è presente sui principali social come Laura Vanni Medicina Cinese. Il suo ultimo libro è “Il segreto dell’energia vitale. Fai fiorire la tua vita con l’arte dello yangsheng cinese” edito da Piemme.

Questo articolo ha 7 commenti

  1. Stefania de Sena

    Scusa ho scritto male la mia email…. qui é corretta. Sono giá iscritta alla tua newsletter. Grazie

  2. Stefania de Sena

    Ciao Laura, complimenti per il tuo lavoro e soprattutto per la maniera ed il garbo con cui trasmetti i tuoi saperi. Vorrei tanto ricevere la guida gratuita sull’alimentazione. Puoi dirmi come poter scaricarla?
    Grazie e buon lavoro

  3. Sabrina

    Ciao Laura… Io pensavo il contrario, se si ha voglia di tisane calde lo Yin era carente e non lo Yang. Perché io ad esempio che ho preponderanza Yang eppure per la mia parte digestiva è gradevole bere e mangiare roba calda. Non amo quando mangio roba tiepida o fredda se non ad esempio per l’insalata alla sera.

    1. Laura Vanni

      Ciao Sabrina lo Yang è calore e dinamismo, lo yin è freddo e stasi. Se manca lo Yang si avverte freddo, se manca lo yin si avverte calore (calore vuoto). Ci sono poi diverse situazioni che possono spiegare questi stessi sintomi perché ovviamente non è tutto così semplificabile ed è indispensabile fare una valutazione energetica che superi i semplici sintomi… nel mio libro “Medicina Tradizionale Cinese. Teorie di base per i primi passi” c’è un capitolo dedicato alla relazione yin-yang e ai vari effetti sul nostro organismo. Un caro saluto

  4. Ame deo

    Ciao Laura! Ho bisogno di tuoi preziosi consigli… Se è sconsigliata la tisana dopo pasto, prima di andare a letto quale è la quantità giusta di acqua per una tisana? Mia sorella mi ha regalato una tazza abbastanza piccola cinese per tisana (ti dirò la quantità giusta in ml di acqua), se è piccola forse va bene dopo pasto o è meglio in altri orari o prima di andare a dormire? Io soffrendo di colon irritabile da anni mi faccio “tazzoni di tisane” fuori pasto e tazzine dopo pasto, in casa ho anche minuscole tazzine cinesi ma immagino che queste siano usate per liquori digestivi a base di erbe o affini…a proposito cosa pensi di questi per digerire? Il problema è anche che mi succede di soffrire di acidità e reflusso e quindi quando sono particolarmente appesantito o ho bruciori mi viene su l acidità (io mi scrivo anche “acetone” ma non so se è un termine giusto) specie se poi mi metto a camminare (mi era successo anche anni fa dopo che mi ero depurato con riso zucchine e/o carote) però non ho mai ben capito se sia un effetto negativo o al contrario positivo, io penso quest ultimo che sia depurante visto che poi dopo due tre giorni al massimo mi sento bene con lo stomaco. Io sono uno che indaga molto (ho scritto tanto), io soffro anche di cervicalgia e (penso) cistite, potrebbero anche questi essere dovuti (anche) all alimentazione. Un caro saluto da Verbania, Amedeo 78 ps mi Trasmetti molta simpatia! ✌️

    1. Laura Vanni

      Ciao Amedeo, quello che capisco dal tuo messaggio è che hai problemi digestivi di vario tipo (colon irritabile, acidità, reflusso…). Non so se la tisana che bevi in abbondanza fuori pasto e poi dopo il pasto sia consigliata per qualcuno di questi tuoi disagi. In ogni caso tieni conto che bere durante e subito dopo il pasto non è indicato in medicina cinese in quanto indebolisce il processo digestivo. Non mi è possibile darti un consiglio a distanza sui dati che mi dici. In linea generale tieni conto che lo stomaco ama la regolarità del cibo … e che non sia eccessivamente abbondante. nell’ebook in omaggio per gli iscritti alla newsletter troverai altri consigli di alimentazione energetica se sei interessato a questo tema.Se non sei iscritto puoi farlo dal mio sito, alla pagina “newsletter”. Grazie per il tuo messaggio e per la tua fiducia. Saluti

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