Il dolore alle articolazioni è un disturbo molto frequente. Questo disturbo colpisce soprattutto gli anziani, a causa del naturale processo di usura delle articolazioni, ma si può manifestare in qualsiasi fascia d’età, in particolare nei periodi invernali.
Anche se non è una vera e propria “malattia”, il dolore alle articolazioni è un sintomo a volte invalidante.
Impedisce il movimento e in alcuni casi può essere molto intenso, al punto di limitare l’autonomia della persona e peggiorare moltissimo la sua qualità della vita.
Qualche settimana fa una lettrice di nome Valentina mi ha chiesto se, secondo la medicina cinese, il dolore – ed in particolare proprio il dolore alle articolazioni – possa in qualche modo essere associato alle emozioni.
Sono stata molto contenta di aver ricevuto questa domanda. Sarà infatti l’occasione in più per esplorare le connessioni corpo-mente secondo la medicina cinese.
Prima di parlare di questo, però, è importante prima di tutto cosa rappresenta il dolore in medicina cinese e cosa indica, più in particolare, il dolore alle articolazioni.
Il dolore in medicina cinese
Il dolore fisico per la medicina cinese rappresenta una manifestazione di stasi, in particolare di stasi di energia e/o sangue.
Il rapporto tra dolore e stasi è talmente stretto che in medicina cinese si usa dire
dove c’è dolore c’è stasi, dove c’è stasi c’è dolore
Cerchiamo di chiarire meglio questo concetto importantissimo per la medicina cinese con qualche esempio.
Il fluire del Qi
Nel nostro organismo scorre costantemente un’energia detta Qi. Questa energia quando fluisce in modo armonico e senza ostacoli ci fa sentire bene.
Nel nostro organismo le funzioni vitali sono efficienti grazie al Qi che consente ai fluidi (come il sangue) di circolare in ogni parte del corpo e che consente la corretta esecuzione di ogni funzione vitale “yang” come per esempio la digestione, la respirazione, la pulsazione cardiaca e così via.
Come se fosse un corso d’acqua, il Qi percorre il nostro corpo attraverso fiumi, ruscelli, piccoli rigagnoli…
Può scorrere in modo fluido oppure può trovare numerosi ostacoli lungo il percorso.
Dighe, ostacoli naturali come rocce, arbusti, tronchi di alberi caduti sul letto del fiume… tutto questo modifica il suo fluire. Lo devia, lo rallenta e, a volte, può bloccarlo.
Quando questo flusso si blocca si ha un accumulo.
Quello che accade all’acqua del fiume che viene bloccata da una diga accade anche al nostro Qi: si crea un “bacino” di energia trattenuta, arginata in uno spazio limitato.
Quell’acqua bloccata dalla diga non continuerà più il suo corso e non andrà più a nutrire la terra.
Allo stesso modo, il nostro Qi bloccato (vedremo poi da cosa) non può continuare a fluire nel nostro organismo e si “addensa”.
In questo caso, in medicina cinese si parla di “stasi di Qi” e la manifestazione più comune ed evidente per la persona sarà il dolore.
Ma perché il Qi nel nostro corpo si blocca?
Francesca Cassini ha scritto in Medicina Cinese News un bell’articolo sul dolore secondo la medicina cinese spiegando proprio le possibili cause e anche le tecniche della medicina cinese utili nel ripristinare la circolazione del Qi (agopuntura e tuina, dietetica, fitoterapia, qi gong).
In questo articolo noi ci concentriamo sui dolori articolari, oggetto della domanda di Valentina.
Dolore alle articolazioni
Si calcola che nel corpo di un uomo adulto ci siano 206 ossa e 68 articolazioni (fonte wikipedia).
Ogni articolazione può essere immaginata come un giunto tra due ossa. È la struttura che ci consente la flessibilità.
Senza articolazioni, in sostanza, non potremmo muoverci, resteremmo rigidi senza poter camminare né fare altro.
Le articolazioni rappresentano quindi, la nostra “abilità” nel movimento.
In alcuni casi le articolazioni possono soffrire in modo più o meno intenso. Possono procurare dolore, gonfiarsi, arrossarsi, generare uno strano calore o una sorta di “prurito”.
Mani, gambe, braccia, ginocchia, piedi, schiena… tutto il nostro corpo può essere interessato da questo problema.
Dolore come “campanello d’allarme”
Come al solito, per la medicina cinese il sintomo non è la malattia… ovvero il dolore alle articolazioni è una manifestazione, un segnale che c’è “qualcosa che non va”, qualcosa che va corretto.
Anche se è il dolore alle articolazioni a creare il disagio, questo è in realtà solo un campanello d’allarme che deve farci ragionare sulle cause effettive del disagio.
Curare il dolore all’articolazione è importante per la qualità della nostra vita, ma bisogna andare oltre alla cura del sintomo acuto: bisogna risalire alla “radice”.
Solo in questo modo si può risolvere definitivamente il problema.
Dal punto di vista della medicina occidentale la sofferenza delle articolazioni può dipendere da fattori fisiologici (sesso, età, condizioni fisiche generali, traumi…) o patologici (malattie a carico del sistema muscoloscheletrico come osteoporosi, artrite, fibromialgia…), alterazioni del sistema immunitario, infezioni virali, obesità, patologie reumatiche e così via.
A tutto questo possiamo aggiungere una causa per così dire “evolutiva”.
Da uno studio condotto da Paul Monk nel 2016 presso il Dipartimento di Ortopedia, Reumatologia e delle Scienze Muscoloscheletriche dell’Università di Oxford emergerebbe, infatti, che l’origine primaria del dolore articolare va ricercata anche nella nostra evoluzione.
Lo studio è stato condotto su 300 esemplari di ossa provenienti dalle collezioni museali di storia naturale di Londra e Washington.
La conclusione è stata che le articolazioni maggiori, in particolare anca e spalla, hanno dovuto mutare la loro struttura affinché il corpo riuscisse a mantenere la posizione eretta e in questo adattamento hanno favorito l’insorgere del tanto temuto dolore alle articolazioni.
Nell’articolazione dell’anca, ad esempio, i ricercatori hanno osservato un notevole aumento dello spessore del collo del femore.
Questo ha comportato una maggiore capacità del femore di sostenere il peso corporeo ma, allo stesso tempo, ha diminuito il grado di mobilità dell’articolazione amplificando la sensibilità ad eventuali dolori all’anca.
L’articolazione della spalla ha, invece, subito un restringimento dello spazio naturale in cui passano tendini e vasi sanguigni.
Questo restringimento può causare difficoltà di movimento per i tendini comportando dolori durante la movimentazione del braccio.
Dolore alle articolazioni secondo la medicina cinese
Dal punto di vista della medicina cinese, il dolore alle articolazioni è legato, in un modo o nell’altro, ad un ristagno di Umidità interna.
L’Umidità interna è un patogeno che nel nostro organismo può manifestarsi in vario modo.
Lo abbiamo già incontrato, per esempio, parlando di altri argomenti:
- tonificare la nostra Energia con la digitopressione
- zucchero secondo la medicina cinese
- mucosità e catarri nemici del nostro benessere
- indirettamente anche nel video connesso all’articolo Preoccupazione e rimugino. Il pensiero che non si digerisce
Nel caso delle articolazioni, l’Umidità si concentra causando una stasi che impedisce la corretta irrorazione di energia e sangue.
Da questa stasi dipende la sensazione di dolore, rigidità (l’Umidità impedisce il movimento) e a volte gonfiore a livello delle articolazioni.
In termini tecnici in medicina cinese in questo caso si parla di “sindrome bi”, ovvero sindrome ostruttiva dolorosa, generata da un rallentamento e poi un ristagno di energia e sangue.
L’Umidità si associa sia al Caldo che al Freddo. E’ “pesante” e tende verso il basso, quindi tende a manifestarsi soprattutto (ma non esclusivamente) verso la parte bassa del nostro corpo.
Da che dipende il dolore alle articolazioni?
Tra i primi fattori alla base del dolore articolare ci sono cause esogene come il freddo, il vento e l’umidità.
Queste penetrano nella nostra difesa superficiale e vanno a “bloccare” i movimenti del Qi in determinati distretti.
Altri fattori possono essere legati a traumi (o microtraumi) per esempio con movimenti ripetitivi (sport, attività lavorativa…).
Per quanto possa sembrare strano, anche la scarsa attività fisica può portare dolore alle articolazioni.
Una postura scorretta o protratta eccessivamente a lungo può essere considerata un “trauma” in quanto obbliga il nostro corpo ad una posizione impedendo il fluire dell’energia e del sangue.
Quindi, anche stare seduti otto ore davanti ad un computer senza i dovuti momenti di pausa (e movimento corporeo) genera inevitabilmente nel tempo dolori articolari (oltre ad altri sintomi e dolori di altro tipo).
A livello più profondo, anche un deficit di Qi e Sangue in medicina cinese può essere alla “radice” di un dolore articolare in quanto favorisce la penetrazione di patogeni esterni (Freddo, Umidità…), non ne consente la rapida eliminazione e, in ogni caso, si manifesta in un “rallentamento” dell’energia vitale.
Infine, anche uno squilibrio energetico a carico degli Zang fu può favorire questo disturbo.
In relazione a quest’ultimo aspetto, secondo la medicina cinese è importante il ruolo di Milza nel metabolismo dei liquidi e nella “gestione” dell’Umidità interna.
Le articolazioni, nello specifico, rientrano, invece, nel dominio del Viscere della Vescica biliare (o colecisti).
Un Eccesso energetico a carico di questo Viscere può manifestarsi con sintomi a livello viscerale (colica biliare, spasmi, diarrea, iperacidità, nausea…) ma anche in molti altri modi meno facili da associare secondo la nostra tradizione medica.
Tra questi troviamo:
- mucosità negli occhi e disturbi della vista
- mal di testa con tensione oculare
- nevralgie costali
- herpes zoster costale
Oltre a queste manifestazioni, un eccesso a carico di questo viscere può generare dolore all’anca e sul lato esterno della gamba (zona di decorso del Meridiano principale della Vescica biliare, vedi il video per l’autotrattamento) e, non ultimo, rigidità e dolore nelle articolazioni.
Dolore articolare ed emozioni. C’è una relazione?
E veniamo alla domanda di Valentina: c’è una qualche relazione tra il dolore articolare e le emozioni?
La risposta è sì!
Questo in realtà lo sostiene in parte anche la medicina occidentale.
Lo stress, per esempio, causa irrigidimento muscolare.
La tensione eccessiva e la tensione muscolare cronica affaticano i muscoli che non riescono più a dare il dovuto sostegno all’articolazione e da qui si possono manifestare i dolori alle articolazioni.
Dal punto di vista della medicina cinese, la questione va oltre e coinvolge il senso di unità mente-corpo che è alla base di questa disciplina.
Ogni Organo e Viscere, in medicina cinese, ha funzioni tanto fisiche quanto psichiche ed emozionali.
Viene da sé che uno squilibrio a carico di un determinato Organo-Viscere può manifestarsi tanto a livello organico (per esempio cattiva digestione, difficoltà a respirare, disturbi urinari…) quanto a livello fisico (per esempio dolori nel corpo) ed emozionale.
La tensione muscolare cronica, per esempio, può essere connessa ad uno squilibrio dell’energia del Fegato, al quale è connessa l’emozione della rabbia.
Per approfondire il ruolo delle emozioni in medicina cinese
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Articolazioni e vescica biliare
Altro aspetto emozionale di rilievo può essere quello connesso proprio alla Vescica biliare, Viscere associato alle articolazioni.
In medicina cinese la Vescica biliare è il “viscere del coraggio”.
Detiene lo spirito di iniziativa, l’audacia e la concretezza indispensabili per passare dalla teoria (progetto, proposito) alla pratica (azione, cambiamento). E’, quindi, un Viscere connesso alla capacità di attuare cambiamenti e trasformare con vitalità ed energia i progetti in azioni positive.
Tutte le volte che nella nostra vita restiamo “invischiati” in situazioni senza riuscire a realizzare i nostri progetti e propositi (per mancanza di coraggio o per reale impedimento esterno) la nostra Vescica biliare soffre con sintomi che possono riguardare anche il movimento e le articolazioni.
Del resto la Vescica biliare appartiene all’Elemento Legno, espressione di dinamismo, espansione, movimento senza contenimenti e costrizioni.
Camminare, procedere, arretrare… tutti questi sono movimenti che consentono spostamento ma che anche, metaforicamente, alludono ad una sorta di percorso esistenziale, di avanzamento ed evoluzione nella vita in cui le gambe ed in particolare le articolazioni (il ginocchio in primis) giocano un ruolo cruciale.
Se le articolazioni permettono il movimento, i dolori alle articolazioni lo limitano fino al totale irrigidimento. Questo vale a livelli fisico e a livello psichico.
Con questo non dobbiamo pensare che il dolore alle articolazioni dipenda sempre e comunque dagli aspetti emozionali.
Più semplicemente, emozioni molto intense o protratte molto a lungo nel tempo possono favorire squilibri a livello di Zang fu (Organi e Visceri) che, a loro volta, poi, favoriscono il manifestarsi del dolore alle articolazioni, insieme spesso anche ad altri disturbi fisici.
Come ridurre il dolore alle articolazioni
Per ridurre e contrastare il dolore alle articolazioni è necessario agire su più fronti.
Se avessimo umidità in casa del resto cosa faremmo? Apriremmo bene le finestre e creeremmo “riscontro d’aria” per farla circolare.
Nel nostro organismo, allo stesso modo, dobbiamo favorire la circolazione di Qi (e Sangue) a livello locale.
In più, è necessario intervenire sulla causa.
Per esempio se il muro umido in casa dipendesse da una perdita idraulica ripareremmo il tubo.
Nel nostro caso la riparazione del tubo è nella “riparazione” della nostra capacità di elaborare e trasformare il cibo e diffonderlo in tutto l’organismo.
L’Organo protagonista di questo processo in medicina cinese è la Milza.
Una difficoltà da parte di quest’organo genera accumulo di Umidità interna. In più genera uno stato di Deficit che favorisce la penetrazione del Vento, del Freddo e dell’Umidità nel nostro organismo.
Anche per il dolore alle articolazioni, quindi, è utile intervenire con l’alimentazione, eliminando drasticamente tutti gli alimenti eccessivamente umidificanti come latticini, zuccheri (anche quelli di alcuni frutti come agrumi in quanto la loro energia “fresca” è controindicata soprattutto in inverno) e cibi freddi o crudi.
Altro aspetto è connesso al movimento, che andrà sempre favorito per consentire al Qi e al Sangue di fluire e all’organismo di attivare le proprie risorse di riparazione e preservare anche, nel contempo, le altre articolazioni (“la porta che si apre tutti i giorni non scricchiola”).
Agopuntura e tuina possono, inoltre, sostenere efficacemente l’organismo nella risoluzione del problema tonificando l’energia in deficit e “disperdendo” quella in eccesso. Questo sia a livello locale, agendo nell’area interessata alla stasi quando possibile, sia a livello distale, mediante punti e zone riflesse.
Molto utile anche l’impiego dell’auricoloterapia e della riflessologia facciale vietnamita. Quest’ultima utilizzabile facilmente anche quotidianamente, in autotrattamento, previo consiglio e supporto di un operatore qualificato.
Un ultimo aspetto riguarda l’equilibrio emozionale a cui è necessario prestare attenzione sempre, e non solo per salvaguardare le articolazioni.
Per approfondire il ruolo delle emozioni in medicina cinese leggi la dispensa “Emozioni in medicina cinese“ Disponibile su Amazon in formato cartaceo ed eBook
Grazie per il suo articolo così ben scritto, comprensibile per chi come me ha leggerissime conoscenze, Articolo veramente completo , Leonella
Grazie, sono felice di questo che mi dici. Un caro saluto Laura
Grazie articolo molto en fatto e quindi molto utile!
Grazie ne sono felice!