La meditazione della Milza rientra nella serie di articoli dedicata alla meditazione degli Organi Zang.
Abbiamo già dedicato altri articoli alla meditazione degli Organi parlando del Polmone, del Fegato e del Cuore. Presto sarà la volta della meditazione del Rene.
Ci siamo resi conto che, per quanto questi Organi siano invisibili, interni e nascosti, essi sono la parte vitale del nostro organismo.
Funzionano senza il nostro contributo attivo, indipendentemente dalla nostra volontà e, quindi, anche indipendentemente dalla nostra consapevolezza.
Questo, da un lato è una garanzia per la nostra sopravvivenza (possiamo distrarci e il Cuore continuerà a battere pompando sangue in tutto il nostro corpo).
D’altro canto, però, ci allontana in un certo senso dal compimento di questo quotidiano prodigio che sono le nostre funzioni vitali.
Ci rende, in altri termini, inconsapevoli di quanto accade e trasforma il nostro organismo in una “scatola nera” in cui accadono “strane cose” che ci sono estranee e che solo un medico può capire.
Quello che interessa a noi persone comuni, “non medici”, non è, in realtà, il funzionamento degli organi da un punto di vista biochimico o meccanico, ma la fisiologia energetica di questi.
Milza-pancreas in medicina cinese. Caratteristiche fisiche e psichiche
Milza-pancreas (d’ora in poi Milza) in medicina cinese appartiene all’Elemento Terra, “madre di tutte le cose” che “produce i diecimila esseri”.
Il suo colore corrispondente è il giallo, in tutte le sue tonalità, soprattutto nei toni che si associano alla terra stessa.
L’Elemento Terra dal punto di vista cardinale corrisponde al Centro: è il punto di riferimento di ogni cosa.
La Terra è quindi stabilità, equilibrio e “baricentro” della nostra energia. Punto di partenza per ogni trasformazione (si associa dal punto di vista stagionale alla “stagione di mezzo”, di passaggio).
“(…) la Milza è il cuore, il viscere del consiglio, adunanza di persone, governa con saggezza e volontà e macina i cinque grani. E’ collocato al centro, ma nutre i quattro siti (…)”
Nell’Impero cinese governato dal Cuore, Milza assume la funzione di “Ministro delle trasformazioni”.
Rappresenta, in sostanza, l’Organo cardine del processo digestivo, nucleo della trasformazione e del trasporto delle essenze.
Questo Organo Zang è il perno indispensabile per il sostegno dell’energia e per il suo rinnovamento quotidiano[1].
Tutto questo attribuisce alla Milza il titolo di “radice dell’acquisito”, fonte dell’energia “del cielo posteriore”, ovvero dell’energia che ognuno di noi è chiamato a generare subito dopo il primo vagito, grazie all’alimentazione, alla respirazione e (anche!) al vissuto emozionale.
Questa azione di sostegno dell’energia vitale viene svolta da Milza grazie alla sua capacità di inviare le essenze nutritive verso la parte superiore dell’organismo.
L’invio verso l’alto degli elementi nutritivi è espressione della fisiologia ascendente di Milza e viene detta “salita del puro”.
Questa azione consente – grazie anche all’azione del Cuore e del Polmone – di attivare il processo di produzione del Sangue.
Se la Milza è in deficit nella sua funzione di trasformazione e trasporto, si possono avere sintomi come cattiva digestione, riduzione/assenza di appetito o pancia gonfia, diarrea. Manifestazione più grave, segno di un deficit più importante, sono i prolassi.
Si possono facilmente anche associare difficoltà respiratorie (dispnea, asma, respiro corto…), ristagni dei Liquidi (che dovrebbero essere trasportati da Milza nell’intero organismo), con la formazione di addensamenti patogeni ed edema.
Dal punto di vista psichico, la disarmonia di Milza si esprime tipicamente con un senso di preoccupazione costante, pensieri ossessivi e rimuginio. Tratto da
Medicina tradizionale cinese. Teorie di base per i primi passi.
Su Amazon in formato cartaceo ed eBook
La pratica
Se sei alla prima esperienza di meditazione ti consiglio di rileggere l’articolo dedicato alla meditazione degli organi prima di continuare.
Così come in tutte le nostre meditazioni, ci disponiamo per iniziare.
Inspiriamo ed espiriamo attraverso il naso, in modo naturale.
Rilassiamo i muscoli della mascella, del collo, delle spalle…
Percepiamo le mani ben appoggiate sulla coscia (se siamo seduti), morbidamente.
I piedi ben poggiati a terra, su tutta la pianta del piede.
Gli occhi chiusi (non serrati), immaginando comunque di guardare avanti a noi, verso l’orizzonte, in modo leggermente convergente verso il nostro naso.
Prestiamo attenzione alla nostra posizione, con consapevolezza.
Percepiamo il suolo sotto i piedi (anche se abbiamo le scarpe!) e la sedia su cui siamo seduti. Percepiamo gli abiti sul nostro corpo e l’aria sulla pelle.
Trascorriamo così alcuni minuti, concentrando l’attenzione solo sul nostro respiro e sul “qui e ora”, esercitando la nostra consapevolezza.
Non c’è altro che dobbiamo fare ora.
Qualsiasi pensiero diverso dovesse sopraggiungere (e sicuramente sopraggiungerà!) allontaniamolo gentilmente e lo lasciamo andare. Lo riprenderemo più tardi.
Per approfondire: “Meditazione degli organi. Teoria e pratica della meditazione ispirata ai principi della medicina cinese” Disponibile su Amazon in formato eBook e cartaceo
Meditazione della Milza. Visualizzazioni
Durante la meditazione dedicata all’energia di Milza proponiamo alcune visualizzazioni finalizzate a stimolare alcune importanti caratteristiche energetiche di questo organo Zang.
I miei muscoli sono tonici e forti
Percepisco il mio corpo. Le spalle, la schiena, le braccia, le gambe… Percepisco tutto il corpo nella sua interezza ed ho un’intensa sensazione di forza e tonicità.
I miei muscoli sono forti e mi sostengono senza alcuna fatica.
La mia posizione è rilassata ma allo stesso tempo è ben eretta, quasi regale, sostenuta in modo armonico ed equilibrato.
Mi sento in grado di affrontare ogni prova fisica.
Il mio corpo è robusto e resistente: le mie gambe sono forti, le mie braccia sono forti, la mia schiena è forte.
Nella mia bocca c’è un sapore dolce
Nella mia bocca percepisco un delicato sapore dolce. E’ un sapore naturale, come quello di frutti maturi e carnosi.
Accolgo questo sapore e lo conservo tanto che nella mia bocca inizia presto ad accumularsi saliva.
Lascio che la saliva si accumuli e quando è in sufficienza la deglutisco in tre momenti distinti, lentamente, seguendone con la mente il cammino dalla bocca fino allo stomaco.
(sul sapore dolce “tossico” vedi il mio video)
Prima di concludere…
Prima di concludere, torna a concentrarti in modo mirato sulla respirazione. Inspira ed espira cinque volte, con tranquillità.
Quando ti senti pronto, apri gli occhi.