Menopausa in medicina cinese: interruzione o rinascita?
Il termine menopausa deriva dal greco e significa cessazione del ciclo mensile. Questa definizione è chiara e non lascia spazio ad equivoci. Ogni volta che parliamo di menopausa, quindi, descriviamo questo evento fisiologico, meramente oggettivo, di cessazione del ciclo mestruale.
Ma è davvero tutto qui?
La medicina cinese ci dice che potrebbe esserci dell’altro.
La menopausa in medicina cinese viene vista come evento di cessazione del ciclo mensile, fisiologicamente semplice da descrivere, di fatto, ha in sé un significato simbolico profondo.
Ciò si coglie già dalla definizione che la medicina cinese sceglie per indicare questa fase.
La fase della vita della donna successiva all’interruzione delle mestruazioni (dette “flusso dell’acqua celeste”) viene chiamata, infatti, “seconda primavera”.
Secondo la tradizione medica cinese, la seconda primavera è una fase importante della vita riproduttiva della donna.
Semplificando la massimo, in particolare, la seconda primavera rappresenta la trasformazione naturale dell’organismo per rallentare il processo di invecchiamento e ristabilire il giusto equilibrio negli anni successivi.
In quanto trasformazione, la menopausa è necessariamente una rinascita.
E’ associata all’Elemento Metallo e all’Elemento Acqua come percorso di compimento del ciclo dei cinque Elementi. Ma è, allo stesso tempo, anche associata in modo sottile all’Elemento Legno per il concetto di trasformazione (da cui anche la definizione di “seconda primavera”):
“poiché non si ha più una perdita mensile di Sangue ed Essenza, l’energia che prima veniva utilizzata per garantire un adeguato apporto di Sangue ora può essere impiegata nel modo che desideriamo. Di conseguenza, ci sentiamo ringiovanite e rinvigorite da un nuovo potenziale: ecco cos’è la Seconda Primavera” (Xiaolan Zhao, L’energia vitale della donna, p.202)
La menopausa in medicina cinese ci offre, quindi , l’immagine di una donna che vive pertanto, un’energia duale che incarna i principi dello yin e dello yang:
- da un lato (yin), un momento di chiusura, di “ritorno”, in cui il Sangue che prima veniva destinato ad una possibile gravidanza, viene tenuto all’interno e destinato a sostenere l’organismo con rinnovata energia (yin)
- dall’altro (yang), un momento di espansione, di rinnovamento, in cui il Sangue non più destinato all’utero viene destinato a nutrire una dimensione più sottile, meno fisica e corporea. Per molte donne questo significa avere più energia per l’aspetto mentale ed emozionale (in medicina cinese legati al Sangue). Significa anche acquisire una diversa sensibilità, acquisire la capacità di cogliere aspetti fino a questo momento ignorati.
Potremmo dire, in sostanza, che la menopausa in medicina cinese vede la donna impegnata in una ridefinizione importante di se stessa.
Una ridefinizione che prende avvio da un fenomeno fisico, concreto ed oggettivo (l’interruzione del ciclo mestruale) ma che lo supera di gran lunga abbracciando dimensioni sottili, connesse all’energia Shen.
In tal senso il periodo della menopausa a momento ideale in cui la donna può più facilmente comprendere e realizzare i propri desideri. Da questa comprensione può nascere il desiderio di esprimere i propri pensieri liberamente ed ottenere ciò che il cuore (più della ragione) desidera.
In tal modo, la menopausa in medicina cinese diventa non un inverno freddo, una seconda primavera.
E’ il momento ideale, nel ciclo di vita di una donna, per realizzare se stesse, con determinazione e coraggio, coerentemente con il famoso detto che recita:
“a trent’anni la donna è una lupa, a quarant’anni è una tigre, a cinquant’anni è un drago”.
La menopausa, i cambiamenti e le trasformazioni del corpo e della mente
Per quanto, come abbiamo visto, gli aspetti evolutivi della seconda primavera evidenzino dei vantaggi, nella vita della donna, l’arrivo della menopausa coincide generalmente con l’arrivo di vari disturbi fisici ed emotivi, più o meno intensi.
Ciò è dovuto alle profonde trasformazioni che interessano la fisiologia femminile in questo periodo, soprattutto nelle prime fasi di transizione.
Da un punto di vista clinico, si evidenziano vari problemi, come un più alto rischio di malattie cardiovascolari, la demineralizzazione ossea e così via.
In più, avvengono trasformazioni che si manifestano in modo evidente anche nell’aspetto esteriore.
Queste ultime trasformazioni, in particolare, possono avere un impatto particolarmente forte nel vissuto femminile:
- cambia il “metabolismo basale”, ovvero il numero di calorie consumate dall’organismo. Ciò vuol dire che, a parità di attività fisica, sono necessarie meno calorie (tendenza al sovrappeso)
- cambia la massa muscolare, che perde tonicità, anche a causa del venir meno di estrogeni e progesterone (atonicità muscolare e dei tessuti, rughe, riduzione della forza e dell’agilità…)
- cambia il metabolismo del calcio e della vitamina D e, in particolare, rallenta il ricambio cellulare, rendendo molto più fragile la struttura ossea (osteoporosi)
Cambia, in sostanza, la “forma” del corpo a causa del grasso che tende ad accumularsi in determinate zone (pancia, fianchi…), della muscolatura che riduce la sua tonicità e la sua elasticità, dell’ingrigimento dei capelli sempre più diffuso…
Tutti questi cambiamenti avvengono lentamente ma inesorabilmente e vengono vissuti spesso con sentimento di sconforto dalla donna.
L’impatto psico-emotivo di questa trasformazione fisica è tale che tra i disagi legati a questa fase della vita, si segnalano spesso anche disturbi dell’umore importanti e, addirittura, depressione.
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Il ricorso alla chirurgia estetica o alle diverse soluzioni cosmetiche è la risposta più frequente al disagio di fronte al corpo che cambia e alla difficoltà di accettare questi suoi cambiamenti.
L’attaccamento all’immagine giovane di sé è tale che ogni segnale di maturità (il capello bianco, la ruga…) viene colto come il segnale di un piccolo lutto o abbandono.
L’attenzione è concentrata su quello che si sta allontanando da noi (giovinezza) lasciando i segni di una maturità a cui la nostra società non è abituata ad attribuire alcun valore. Anzi, semmai è abituata a denigrare.
La donna tonica, snella e soda
Per comprendere i motivi profondi di questo disagio bisogna fare un passo indietro, o meglio “all’interno” del vissuto sociale e culturale che ci appartiene, come donne, fin dalla nascita.
Un vissuto in cui, nell’immagine sociale della donna, risuona lo stereotipo che vuole la donna tonica, snella e soda.
La bellezza, la grazia e la femminilità, sapientemente coniugate ad efficienza ed emancipazione, sono il “valore” che la donna “sceglie” spesso di mantenere alto per tutta la vita, fin dall’adolescenza, sempre e comunque.
Le trasformazioni fisiche della menopausa, in questo scenario, arrivano per tradire questo modello e disorientano la donna.
E le trasformazioni non sono solo fisiche.
I cambiamenti legati al naturale ciclo della vita “disinnescano”, proprio in questa fase della vita, alcuni meccanismi centrali nella definizione del ruolo della donna.
La sua dimensione di supporto, efficienza ed emancipazione si ridimensiona molto.
I figli sono cresciuti, il lavoro è ormai in una fase stazionaria, generalmente non è richiesto più un investimento importante nella propria formazione…
Tutto questo concorre a creare un momento di vera e propria “rottura” con il passato, tanto dal punto di vista del corpo quanto dal punto di vista della mente.
Che cosa sta succedendo? Cosa ne è della donna che eravamo?
Questo momento di rottura può, in realtà, essere vissuto come una grande opportunità di rinascita, coerentemente con il concetto cinese di “seconda primavera”.
Gli aspetti apparentemente negativi della propria condizione possono costituire uno stimolo e un’occasione unica per prendersi finalmente cura di se stesse in prima persona ed intraprendere un percorso di crescita ulteriore nella direzione del proprio benessere psico-fisico.
Recuperare le passioni finora soffocate dall’urgenza continua del quotidiano, curare le relazioni troppo spesso trascurate, lasciare che le proprie attitudini possano esprimersi, magari frequentando un corso o approfondendo autonomamente qualche interesse personale.
All’interno di questo percorso di ridefinizione, un ruolo importante è dato dallo sport e dall’attività fisica.
La pratica regolare di uno sport può, infatti, non solo offrire grandi vantaggi in termini di benessere, ma può anche accompagnare la donna ad un livello di conoscenza di sé più profondo.
Ho già dedicato un articolo in tema di sport over50 e uno sullo sport al femminile. Ti invito a leggere questi articoli per riflettere su questo aspetto e scoprire quali attività sono da preferire per ottenere benefici a livello di corpo-mente in questa particolare fase della vita.
carissima,
desidero avere informazioni le date dei seminari a cui posso partecipare on line
cordiali saluti
marinato agnese
Vorrei conoscere la data del seminario di febbraio a Roma per potermi iscrivere. Grazie
Buongiorno Grazia la data a Roma per il seminario sulla menopausa in medicina cinese è il primo febbraio 🙂 Spero di incontrarti. Saluti