La medicina cinese – e più in particolare la dietetica cinese – considera il cibo come un vero e proprio farmaco e per questo, ormai da migliaia di anni, studia l’azione che gli alimenti hanno sulla nostra energia.
Gli aspetti da considerare per valutare l’impatto di un alimento sulla nostra energia sono, secondo la dietetica cinese, assai numerosi.
Solo per citarne alcuni:
- la vitalità e – per così dire – genuinità dell’alimento (Jing),
- il sapore
- la forma (colore, la consistenza, il livello di idratazione)
- le modalità di preparazione (incluso, per esempio, il modo di tagliare le verdure)
- le modalità di cottura dei cibi (al vapore, grigliato…).
Questi aspetti, assieme a molti altri, conferiscono agli alimenti la capacità di avere un impatto importante sulla nostra energia.
In considerazione di ciò, secondo la medicina cinese gli alimenti da utilizzare per la nostra alimentazione dovrebbero essere scelti in base alla propria costituzione e, soprattutto, in base alla propria condizione energetica.
A seconda dei casi sarà, per esempio, il caso privilegiare alimenti riscaldanti oppure alimenti raffreddanti.
Potrà essere utile introdurre alimenti anche dinamici e diaforetici (per esempio se siamo raffreddati) oppure umidificanti (in presenza di Calore o Secchezza) o ancora drenanti (in caso di stasi di liquidi).
In questo scenario, il sapore del cibo è di primaria importanza ed ha, secondo la dietetica cinese, impatto direttamente sugli organi interni, definiti organi Zang.
I cinque sapori e la loro azione
Nella cultura occidentale spesso il sapore dei cibi assume un ruolo decisivo per la scelta del cibo (mangiamo qualcosa “perché ci piace”, non la mangiamo “perché non ci piace”).
Non ha, tuttavia, riconosciuta una qualche azione, oltre quella soggettiva rispetto al nostro gusto.
Nella cultura cinese, invece, il sapore del cibo viene tradizionalmente preso in considerazione soprattutto in funzione della sua azione energetica e della sua capacità di armonizzare e riequilibrare Yin e Yang anche stimolando direttamente gli organi interni.
I Sapori considerati dalla dietetica cinese sono cinque e sono associati ai cinque Elementi:
- Acido/Acre=Legno
- Amaro=Fuoco
- Dolce/Insipido=Terra
- Piccante=Metallo
- Salato=Acqua
Sapori, Organi e visceri (Zang fu)
Sappiamo che a ciascun Elemento corrispondono organi Zang e visceri Fu e un complesso sistema di apparati fisici ed emozionali.
La corrispondenza sapore-Elemento è, pertanto, di riflesso, anche una corrispondenza sapore-organo, con importanti conseguenze in termini di impatto del sapore del cibo sul nostro organismo.
In particolare:
- all’Elemento del Legno si associa l’Organo Zang Fegato, il suo viscere associato Colecisti
- all’Elemento Fuoco si associano gli Organi Zang Cuore e Pericardio e i visceri Fu piccolo intestino e sanjiao
- All’elemento Terra si associa l’Organo Zang Milza e il viscere Fu stomaco
- All’Elemento Metallo si associa l’Organo Zang Polmone e il Viscere Fu grosso intestino
- all’Elemento Acqua si associa l’Organo Zang Rene e il Viscere Fu vescica urinaria
Per esempio, nel caso dello Zang Fegato, con l’assunzione di cibi di Sapore Acido si può agire:
- sulla capacità del Fegato di muovere il Qi in modo armonico, assistendo i movimenti del Qi di tutti gli Organi
- sulla “forma”, ovvero sugli aspetti più “fisici” connessi al Fegato come i tendini, gli occhi, le unghie, le lacrime come liquido organico, la rabbia a livello emozionale…
Ne consegue che attraverso l’alimentazione, anche dosando opportunamente i Sapori, è possibile agire sugli organi Zang, sulla loro energia e fisiologia energetica.