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Sette risposte sull’ansia dalla medicina cinese

Quattro giorni fa ho pubblicato il mio video dal titolo “Come ridurre l’ansia con la digitopressione” ed ho ricevuto molti quesiti interessanti.

Ti sei perso il video? Puoi recuperare guardandolo ora, prima di continuare a leggere. Eccolo qui:

In questo articolo rispondo a vostri sette quesiti  in tema di ansia.
Pronti? Via!

Sette risposte sull’ansia dalla medicina cinese

1) DA COSA DIPENDE LANSIA SECONDO LA MEDICINA CINESE?

Intanto dobbiamo definire cosa intendiamo con il termine “ansia”, visto che siamo abituati a parlarne intendendo situazioni a volte anche diverse.

Nel contesto del nostro video, facciamo rientrare nella categoria dell’ansia manifestazioni come instabilità emotiva, paura, irrequietezza, panico, agitazione generale, preoccupazione costante (specie se ossessiva e immotivata).

In medicina cinese le emozioni sono “movimenti del Qi”, sono eventi fisiologici, sono una risposta dello Shen agli stimoli del mondo esterno.

Per approfondire il ruolo delle emozioni in medicina cinese 
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Emozioni in medicina cinese 
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I movimenti del Qi possono alterarsi: il Qi può andare controcorrente, disperdersi, annodarsi, esaurirsi, diventare disordinato… tutto questo ha manifestazioni a livello fisico (Yin) ed emotivo (Yang).

Poiché in medicina cinese corpo e mente sono uniti e complementari (Yin e Yang), nell’espressione dell’ansia, dal punto di vista cinese, è coinvolta l’energia di diversi Organi: Milza, Fegato, Reni e Cuore soprattutto.

Partiamo dal presupposto che in medicina cinese ogni Organo ha un’emozione associata.

Per gli Organi appena citati abbiamo la preoccupazione per la Milza, la rabbia per il Fegato, la paura per i Reni.

Al Cuore si associa l’emozione della gioia ma ancor di più, in questo contesto, ci interessa il ruolo del Cuore come sede dello Shen (mentale, emozionale), centrale nel regolare gli aspetti psichici ed emozionali.

Mi è impossibile in questa sede entrare nel dettaglio energetico delle disarmonie che possono condurre ad una sensazione di ansia. Provo però, a fare un esempio che possa essere compreso da tutti.

Immaginiamo una pentola piena di acqua.

Mettiamo la pentola sul fuoco. Il nostro obiettivo è tenere l’acqua in caldo ma evitare che si consumi evaporando.

Se regoliamo troppo alta la fiamma, il fuoco (Yang) tenderà velocemente a consumare l’acqua (Yin).

Anche se la fiamma non è troppo intensa, del resto, il calore del fuoco (Yang) nel tempo tenderà comunque a consumare l’acqua (Yin), anche se potremmo, per esempio, decidere di aggiungere nuova acqua per riportare l’equilibrio.

Nel nostro corpo Yin e Yang sono in relazione tra loro più o meno come l’acqua e il fuoco nell’esempio della pentola.

Le pratiche energetiche cinesi (tuinaqi gong, alimentazione energetica…) sono finalizzate a mantenere in equilibrio queste due energie, come faremmo con l’acqua nella pentola. Sono utilizzate per “abbassare la fiamma” se in noi c’è troppo calore, oppure per aggiungere acqua se questa si è consumata in eccesso.

Lo squilibrio tra Yin e Yang può verificarsi con un eccesso di Yang (fiamma troppo alta con conseguente calore) o con un deficit di Yin (acqua che si è consumata, quindi fa aumentare comunque il calore percepito).

In entrambi i casi quello che risulterà a livello “soggettivo” sarà uno sbilanciamento verso il Fuoco e il Calore che nel nostro organismo si traduce a livello emozionale con agitazione, irrequietezza e – per l’appunto – ansia generalizzata.

 

2) COSA POSSO FARE OLTRE AI PUNTI INDICATI NEL VIDEO PER RIDURRE L’ANSIA?

La medicina cinese offre, oltre ai sistemi di trattamento mediante il tuina (massaggio energetico “padre” del più famoso shiatsu e padre anche del sistema di trattamento che stai imparando dal video) o l’agopuntura, anche altri strumenti che variano dalla fitoterapia alla dietetica cinese al qi gong.

Quest’ultimo, in particolare, si dimostra molto efficace nel favorire l’attenzione del praticante su mente, corpo e respiro e per questo può essere un valido strumento aggiuntivo nel percorso di riduzione dell’ansia.

Per avvicinarti al Qi gong nella teoria e nella pratica ti consiglio 
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3) PER QUANTO TEMPO DEVO STIMOLARE I PUNTI?

Non esiste una regola matematica per stabilire esattamente il tempo di stimolazione degli agopunti.

Non esiste un valore assoluto, perché il lavoro con l’energia non si fa con l’orologio davanti.

Ognuno di noi è diverso e ognuno di noi ha tempi diversi.

Per questo non posso darti una regola precisa. La regola sei TU, le tue sensazioni e l’ascolto che piano piano riuscirai ad avere sul tuo corpo e la tua energia.

Inizia con 2-3 minuti per punto. Se i punti sono dolenti trattali con maggiore delicatezza e morbidezza, ma trattali comunque.

Quando parliamo di autotrattamento parliamo di stimolazioni energetiche da parte di persone non necessariamente “addette ai lavori”.

Se non sei un operatore specializzato poniti in una condizione di “ascolto” rispetto al tuo corpo e ai punti che stai stimolando.

Cerca di dedicarti a questa attività per pochi minuti ma in “assoluta presenza”, attenzione e “intenzione“.

Nel tempo potrai valutare le tue sensazioni e trovare il “giusto tempo” per te.

 

4) DEVO STIMOLARE I PUNTI SU TUTTE E DUE LE BRACCIA O NE BASTA UNA?

Gli agopunti dei Meridiani principali sono tutti bilaterali e simmetrici. Vanno, quindi, stimolati sui due lati del corpo.

Nel caso del video in oggetto, sono quindi simmetrici sulle due braccia i punti HT7 (Meridiano di Cuore) e PC6 (Meridiano di Pericardio).

Il punto Yintang fa eccezione perché è collocato sulla linea centrale del corpo. Non appartiene, inoltre, ai meridiani principali, ma è un punto “Extra” (extrameridiano).

 

5) I PUNTI DEVO STIMOLARLI OGNI GIORNO OPPURE “AL BISOGNO”?

L’utilizzo dei punti “al bisogno” è sempre valido ed efficace.

Se la condizione di ansia è cronica o, comunque, ricorrente, il consiglio è di stimolarli ogni giorno, con costanza, per un periodo di tempo minimo di una settimana.

 

6) POSSO STIMOLARLI MENTRE GUARDO LA TV, DOPO CENA?

La cosa migliore sarebbe dedicarsi all’autotrattamento senza distrazioni anche se nelle nostre abitudini occidentali è a volte psicologicamente molto difficile tenersi occupati con “una cosa per volta”.

Questo però sarebbe necessario in questo caso…

Infatti non stai “spingendo un bottone” ma stai interagendo con alcune parti di te molto profonde.

Questo vale soprattutto nel caso di questo video, perché il “bersaglio” della stimolazione è a livello di Shen (mentale, emozionale) ed è proprio Shen che deve essere presente quando ti dedichi a “lui”.

E’, quindi, importante “essere presenti a se stessi” e usare l’energia che è nell’intenzione, cercando di concentrarsi sul gesto e sul “sentire”, ponendo attenzione anche al respiro, alle eventuali tensioni muscolari etc.

Evita di stimolare gli agopunti subito dopo i pasti.

 

7) DOPO QUANTO TEMPO POSSO INIZIARE A SENTIRE GLI EFFETTI DELL’AUTOTRATTAMENTO?

Il trattamento energetico non è un “farmaco”.

Non esiste un tempo esatto per l’azione dei punti, ognuno di noi è diverso dall’altro nella capacità di “ricevere il messaggio” della stimolazione e nella capacità di elaborarlo energeticamente.

Al di là di questa premessa generale, se ben stimolati, questi punti hanno azione generalmente già subito dopo la loro stimolazione.

In alcuni casi si inizia a percepire il beneficio anche durante l’autotrattamento stesso.

 

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Laura Vanni

Laura Vanni lavora per circa 15 anni come sociologa ricercatrice nell’ambito delle politiche socio-sanitarie finché non scopre la medicina cinese. Nel 2009 decide di fare della medicina cinese il suo nuovo lavoro qualificandosi come operatrice tuina. Da venti anni pratica qi gong e taijiquan di cui è istruttrice presso l’ASD Hung Sing Martial Arts. Ha sempre messo al primo posto la divulgazione della medicina cinese e la sua missione è rendere ognuno protagonista del proprio benessere grazie agli strumenti dello yangsheng cinese. Il suo impegno più grande oggi è quello di integrare sociologia e medicina cinese per offrire strumenti di benessere attuali ed efficaci nella società complessa in cui viviamo in occidente. Oggi Laura dialoga con una community di oltre centomila persone, promuove corsi online e ritiri ed è presente sui principali social come Laura Vanni Medicina Cinese. Il suo ultimo libro è “Il segreto dell’energia vitale. Fai fiorire la tua vita con l’arte dello yangsheng cinese” edito da Piemme.

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